Esercitazione su ghiacciaio
21 aprile 2024

Esercitazione su ghiaccio organizzata da Ivano Gauna e Enrico Muraro Accompagnatori CAI Uget Torino, con l’apporto professionale  delle Guide Alpine Matteo e Filippo.
È stata una giornata molto interessante, formativa, aggregante e divertente.
Vari gli argomenti trattati: dalla scelta degli scarponi, alla scelta dei ramponi più idonei allo scarpone stesso, automatici o semiautomatici?      
Dalla scelta della corda più idonea da utilizzare, 25m? 35m? 50 m?  Il suo modo più corretto del suo utilizzo, ma soprattutto la sicurezza sui ghiacciai.
Abbiamo visto e provato il corretto camminare sui ghiacciai, Total vertical o Zigzagando, piede a valle o a monte?   come spostarci, come procedere in cordata
Abbiamo visto e provato l’esatto modo di legarsi, di assicurare il proprio compagno o compagni di cordata, l’importanza del primo di cordata o capo cordata.
 
La parte finale di questa giornata formativa e stata dedicata alla sicurezza in caso di caduta di un compagno di cordata: il “corpo morto” ( e la parola usata quando si crea un qualcosa che ha lo scopo di bloccare la caduta o lo scivolamento sul ghiacciaio di un compagno di cordata, facilitandone in questo modo il nostro primo intervento di soccorso)  nel nostro caso e stata la custodia dei ramponi il “corpo morto” che ha permesso di poter aiutare il compagno in difficoltà. Come?  il modo e semplice, va riempito di neve per poi, scavando una buca e posizionandolo dentro essa può garantire la tenuta del compagno con l’aiuto anche del nodo a palla, del cordino da ghiaccio e della stessa piccozza, ma in casi piu estremi per ghiaccio duro e compatto l’uso del chiodo o vite da ghiaccio aiuta nel soccorso bloccandone la caduta.
Il tutto deve sempre essere fatto in velocita ma nella massima sicurezza di tutti i compagni di cordata
 
Ho cercato in poche righe di trasmettere l’importanza della sicurezza sui ghiacciai, abbiamo ascoltato, imparato e provato.
 
Un grande GRAZIE a Ivano Enrico Matteo e Filippo a tutto il gruppo di “Allievi” di cui ho fatto parte e a tutti coloro che si sono improvvisati perfetti cascatori nei crepacci per simulare un soccorso a un compagno in difficoltà.  
                                                                                                                                                            
                       Satelli Giulio