PASQUA IN COSTA AZZURRA

.. Sono le 5 del mattino, un’aria fredda ci avvolge lì al parcheggio stabilito, tutti ad attendere il bus che ci porterà lontano, sì lontano, perché la Costa Azzurra è una meta distante da Torino, ma sarà quel tempo tranquillo trascorso nell’attesa che ci farà sognare ed immaginare tutta la bellezza dei luoghi che raggiungeremo.

Pic du Cap Roux è la prima meta che ci aspetta, siamo lì: la montagna rossa ci osserva e ci invita a scoprirla, facendoci ammirare tutto il paesaggio che crea la Corniche de l’Esterel. Il cielo è cupo, soffia un vento non ancora primaverile, minaccioso, ma dopo aver percorso questo primo cammino resta solo tutto il fascino di questo luogo che si sta svelando ai nostri occhi.

Un’ottima cena è il momento per dialogare, per salutarci, per raccontarci, con chi ancora non conosciamo, di mete raggiunte, di sentieri percorsi e di vite intervallate sempre dal desiderio della scoperta di nuovi paesaggi.

Oggi è Pasqua! Auguri a tutto il gruppo!

Inizia così il nostro secondo giorno che, sotto una pioggia quasi insistente ci porta a Port Grimaud, incantevole “piccola Venezia”, con i suoi canali e con le barche ormeggiate davanti alle case. I colori delle abitazioni sorprendono la nostra vista, si sposano tra loro, la calma e la tranquillità di questo villaggio ti fa desiderare di fermarti lì per sentire solo il rumore delle piccole onde che toccano le imbarcazioni.

Ma Saint Tropez ci aspetta! La pioggia battente, ostinata a non smettere, ci accompagna per tutto il cammino . La bellissima cittadina ci accoglie con un timido raggio di sole, una piccola pausa per un rapido spuntino circondati da yachts lussuosi e poi nuovamente in cammino verso la “Plage des Salins”, ampia spiaggia, bellissima, adesso in parte ricoperta dalla pianta di posidonia che sembra quasi proteggere la sabbia dall’arrivo delle onde.

E verso “casa” si pensa già a domani, direzione Théoule sur mer.

L’Esterel continua a regalarci viste mozzafiato durante il percorso, ed uguali emozioni, continuando l’escursione di questa nostra terza giornata, ce le offre la statua Notre Dame d’Afrique, alta 12 metri, costruita in onore dei caduti durante la guerra d’Algeria e situata su un’altura a picco sul mare. Scendiamo verso la spiaggia ed il sole finalmente ci regala calore e la voglia e la possibilità di bagnarci in mare.

Un’ultima sosta per una bibita fresca e salutiamo Théoule, ricca di tanti altri itinerari da percorrere, sicuramente in un prossimo ritorno.

Il promontorio di Agay è la tappa del nostro ultimo giorno. Continuiamo a fotografare panorami e scenari straordinari, calpestiamo rocce solide, di questo colore rossastro particolare che, con la vegetazione, danno vita ad un quadro che non smetti di guardare.

Ancora un’ultima sosta in spiaggia dopo il cammino ed il bus ci aspetta..

Che dire..percorsi incantevoli, magici, ma tutto questo è stato reso possibile da chi ci ha guidato, da chi si è impegnato affinchè fossimo soddisfatti ed entusiasti.

Roberto e Valeria, le nostre guide, meritano tutto il nostro “Grazie”.

La guida è la persona in cui riponi fiducia, il “faro” per ogni escursionista. Loro ci hanno dato un contributo di esperienza, di sicurezza, di amicizia, di familiarità.

E se anche la pioggia, talvolta, ci ha fatto compagnia, nel cuore c’era sempre l’arcobaleno.

E quindi, come si suol dire, “Alla prossima!”

                                                                   Mirella Olivetti