Quando non pensi più di poter realizzare un desiderio ed invece ti giunge una talefonata improvvisa in cui ti dicono: “Vuoi venire a Karpathos, si è liberato un posto!” che grandissima gioia ti invade il cuore!
Arrivi sull’isola con la voglia di vedere luoghi nuovi, di camminare su sentieri selvaggi respirando profumi mediterranei e di nuotare in libertà. Tutto si è realizzato pienamente in ottima compagnia di amici nuovi e vecchi ma sempre affiatati e sereni.
Le guide sono puntuali, preparate e disponibili e ci fanno conoscere, percorrendo chilometri di sentieri, l’anima più vera di Karpathos la forza semplice degli abitanti con una fede testimoniata dalle chiesette sparse ovunque tappezzate da icone argentate su cui sono dipinti santi e madonne dai volti severi. Ci mostrano terrazzamenti che ci raccontano di un passato agricolo fiorente e di cui rimangono sull’altopiano piccole proprietà contadine con minuscole abitazioni; lungo i sentieri vecchi ricoveri di pastori e rifugi per difendersi, in tempi antichi. dalle incursioni dei pirati.
Pochi sono i centri abitati: veri gioielli di case bianche ammassate lungo i fianchi della montagna come Olympos oppure costruite ad abbracciare una baia, pronte ad accoglierti quando arrivi dal mare come Diafani. Pigadia, il capoluogo dell’isola, è invece più moderna, ricca di costruzioni funzionali ad un turismo balneare fatto di comodi lussi di cui, peraltro, abbiamo goduto anche noi per due giorni.
Il cibo, poi, è stata una sinfonia di profumi, sapori e colori amalgamati in gusti semplici su cui prevalgono la morbidezza dell’olio mescolata alla dolcezza del ragù di cipolle che ha accompagnato i “macarones” della madre della guida, la morbidezza dei lukumades fritti ed imbevuti di miele e cannella , le tante varietà di insalate diversamente preparate in ogni taverna…
Sono tornata con mille splendidi ricordi e ringrazio ancora Valeria e Luciano per aver organizzato questo trekking …in paradiso
Angela Bruno
I colori dell’isola sono una tavolozza di bruno dorato e grigio perla con le rocce e le gole punteggiate di verde degli uliveti, dei lentischi, timo e salvioni profumati ma straordinario è l’azzurro turchese del mare che si stempera in un blu profondo con bagliori di verde.