La Pietra di Bismantova di P.G. Lazzarin

21 Mag , 2024 - soci

Tutto è iniziato con una battuta: “Sai qual è la vera differenza tra un escursionista e un arrampicatore?” “No, dimmi,” ha risposto Annarosa. ” L’escursionista può chiacchierare e trovare soluzioni ai problemi del mondo, l’arrampicatore invece deve concentrarsi per non cadere!”

E così, con questo spirito leggero, ci siamo incamminati. E non ci siamo fatti mancare niente. Almeno a parole. Mentre salivamo lungo il sentiero, il discorso è subito scivolato sulla creazione dell’universo. “Sai, secondo me il Big Bang è stato solo una festa enorme,” ha detto Annarosa con un’aria seria. “Una festa cosmica, con tutti i pianeti e le stelle che ballavano e si mescolavano. Ecco perché l’universo è in continua espansione: stanno ancora cercando di trovare il DJ giusto!”

Robero ed Emanuela ascoltavano silenziosi presagendo il mare di cazzate che li avrebbe sommersi. Xuyang, invece,  si infilava nel dibattito portando un contributo intriso di saggezza orientale. E così. tra un passo e l’altro, la conversazione è passata alla scienza e alla religione. “Secondo te,” ho chiesto ad Annarosa, “se Galileo e la Chiesa avessero fatto trekking insieme, avrebbero trovato un compromesso prima di tutto quel trambusto?”

“Probabilmente sì,” ha risposto. “Avrebbero discusso mentre camminavano, Galileo avrebbe spiegato i suoi punti di vista tra un respiro e l’altro, e alla fine avrebbero deciso di chiamare la teoria ‘heliotrekking’!”

Nel frattempo, i nostri amici arrampicatori erano già a metà della loro scalata.  più che vederli ce li immaginavamo in lontananza, minuscole figure contro le pareti verticali.

La conversazione è continuata senza sosta: dalla geopolitica all’agricoltura biologica. “Se i leader mondiali facessero più trekking insieme,” ha osservato Annarosa “potrebbero risolvere le crisi internazionali molto più velocemente. Immagina, Putin e Biden che discutono di politica energetica mentre condividono un panino.”

E poi abbiamo risolto anche il problema dell’agricoltura biologica. “La chiave è l’uso di pecore high-tech,” ha detto Xuyang che. come tutti i cinesi, va matta per la tecnologia. “Pecore robotiche che pascolano autonomamente, fertilizzano il terreno e distribuiscono semi. Potremmo chiamarle ‘SheepBots’.”

Alla metà della giornata, mentre ci sedevamo a mangiare un panino con vista panoramica, abbiamo visto con gli occhi dell’immaginazione i nostri amici arrampicatori raggiungere finalmente la cima. Erano esausti ma trionfanti. “Allora, cosa avete risolto oggi?” abbiamo chiesto alla sera.

“Abbiamo imparato che il silenzio è d’oro,” ha risposto uno di loro. “E voi?”

“Noi?” ha detto Annarosa. “Abbiamo risolto i problemi del mondo, inventato le pecore robotiche e organizzato una festa cosmica. Niente di che.”

È stata davvero una giornata perfetta, una di quelle che ti fanno capire quanto sia bello camminare, parlare e ridere con gli amici. E mentre il sole tramontava sulla pietra di Bismantova, tutti insieme abbiamo brindato alla nostra avventura. Poi ci siamo beccati un’ora di coda, ma questa è un’altra storia.


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